mercoledì 30 ottobre 2013

Esplorazione del Giglio novembre 1668

Esplorazione del Giglio novembre 1668 




Eccoci finalmente, eravamo arrivati all'isola, dovevamo trovare una caletta sicura dove nasconderci, perché avevamo avvertito la presenza dei nostri nemici dietro ad un'insenatura. Questi erano i Turchi. 
Eravamo scesi dalla nave e avevamo iniziato ad incamminarci e ad esplorare l'isola. Nella zona del porto si trovavano scavi di granito. C'erano anche codici e statue che regolavano l'esistenza quotidiana dal 1558. Anche qui si trovavano resti di costruzioni romane. L'isola in passato, fu ripetutamente assalita da corsari e la gente venne fatta schiava. Tutto ciò riuscivamo a capirlo grazie ad un'accurata esplorazione dell'isola. 

Nel 1622 venne costruito il Lazzaretto che era stato il luogo di isolamento per le persone con malattie contagiose, in particolar modo di Lebbra e di Peste. Dalla spiaggia ci incamminavamo nella parte alta dell'isola, cioé al castello. Il percorso era lungo e faticoso perché era tutto in salita. 

Arrivati in un punto piú alto potevamo osservare a Ponente le case dei contadini gli allevamenti di buoi e vacche e tutti possedevano un asino. 

Mentre dall'altra parte c'erano vasti vigneti.
Finalmente eravamo riusciti ad arrivare alle mura dove si trovava il castello In alcuni punti questo era rovinato e sembrava abbandonato. La ciurma rimase sbalordita dalla grandezza di quella struttura tutta in pietra.





Il castello era circondato da alte mura con tante chiesette e un mulino. Osservando verso il porto si vedevano case di marinai. Questi commerciavano il vino, le aringhe e le portavano fino a Londra. Abbiamo esplorato l'isola in tutti i suoi dettagli e siamo abbastanza soddisfatti. Adesso ci stiamo incamminando verso la nave per trascorrere la notte e poi il mattino seguente ci metteremo in viaggio per una nuova isola: Gorgona!!!




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