Esplorazione del Giglio novembre 1668
Eccoci
finalmente, eravamo arrivati all'isola, dovevamo trovare una caletta sicura
dove nasconderci, perché avevamo avvertito la presenza dei nostri nemici dietro
ad un'insenatura. Questi erano i Turchi.
Eravamo scesi dalla nave e avevamo iniziato ad incamminarci e ad esplorare
l'isola. Nella zona del porto si trovavano scavi di granito. C'erano anche
codici e statue che regolavano l'esistenza quotidiana dal 1558. Anche qui si
trovavano resti di costruzioni romane. L'isola in passato, fu ripetutamente
assalita da corsari e la gente venne fatta schiava. Tutto ciò riuscivamo a
capirlo grazie ad un'accurata esplorazione dell'isola.
Nel 1622 venne costruito il Lazzaretto che era stato il luogo di isolamento per
le persone con malattie contagiose, in particolar modo di Lebbra e di Peste.
Dalla spiaggia ci incamminavamo nella parte alta dell'isola, cioé al castello.
Il percorso era lungo e faticoso perché era tutto in salita.
Arrivati in un punto piú alto potevamo osservare a Ponente le case dei
contadini gli allevamenti di buoi e vacche e tutti possedevano un asino.
Mentre dall'altra parte c'erano vasti vigneti.
Finalmente eravamo riusciti ad arrivare alle mura dove si trovava il castello In alcuni punti questo era rovinato e sembrava abbandonato. La ciurma rimase sbalordita dalla grandezza di quella struttura tutta in pietra.
Il castello era circondato da alte mura con
tante chiesette e un mulino. Osservando verso il porto si vedevano case di
marinai. Questi commerciavano il vino, le aringhe e le portavano fino a Londra.
Abbiamo esplorato l'isola in tutti i suoi dettagli e siamo abbastanza
soddisfatti. Adesso ci stiamo incamminando verso la nave per trascorrere la
notte e poi il mattino seguente ci metteremo in viaggio per una nuova isola:
Gorgona!!!
Finalmente eravamo riusciti ad arrivare alle mura dove si trovava il castello In alcuni punti questo era rovinato e sembrava abbandonato. La ciurma rimase sbalordita dalla grandezza di quella struttura tutta in pietra.
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